Bob Geldof

 

BIOGRAFIA:

Bob Geldof nasce nel 1952 e molto presto si rivela una persona dal carattere molto attivo. Probabilmente questa sua indole la eredita dal nonno Zenon, belga, che si trasferisce in Irlanda subito dopo i moti rivoluzionari del 1916 proprio per vivere la rivoluzione in prima persona; a Dublino apre un café e lo chiama "Café Belge" dove in breve tempo diventa il ritrovo di molti intellettuali della scena "Renaissance" irlandese tra cui William Butler Yeats. Il nonno non poteva sapere che l'intellettuale ce l'avrebbe avuto in famiglia, forse non proprio intellettuale come quelli radunati nel suo café, ma sicuramente ha portato il nome della famiglia, famoso nel mondo.

Un susseguirsi di eventi ha caratterizzato il periodo infantile fino alla maturità: prima il cambio del quartiere da Blackrock a Dun Laoghaire (comunque sempre Dublino), poi l'improvvisa morte della madre quando aveva soli 6 anni a causa di un ictus, il padre commerciante che ritorna a casa solo per i fine settimana e di conseguenza cresciuto solo con le sorelle. In età scolastica frequenta il Willow Park e dopo il Blackrock College che erano scuole fortemente condizionate da una mentalità cattolica molto rigida; nello stesso periodo è a fianco della comunità povera di Dublino per mezzo dell'organizzazione Simon Community ed a causa di una manifestazione contro l'apartheid viene schedato dalla polizia. Inizia poi a viaggiare per il mondo: a Londra, tra lavori saltuari e droghe leggere, poi in Spagna come insegnante di inglese, ritorno a Dublino per un brevissimo periodo come macellaio e di nuovo via in Canada dove per un giornale musicale scrive articoli su gruppi locali. Ritorna a Dublino nel 1975 e qui finalmente si ferma provando ad aprire una rivista di annunci gratuiti, inciampando però sulla burocrazia irlandese; poi finalmente il passo decisivo con un gruppo di amici si avvia ad una prosperosa attività musicale formando i "Boomtown Rats" e realizzando la bellezza di 6 dischi tra il 1977 ed il 1984 ed ottenendo ottimi successi almeno in Europa. Nel 1982 intraprende anche la carriera di attore nella parte di protagonista del film di Alan Parker "The Wall" ispirato all'omonimo disco dei Pink Floyd.

Nel 1984 rimane impressionato da un documentario della BBC, in cui vengono mostrate delle immagini riguardanti la carestia che si sta compiendo in quel periodo in Etiopia. Riesce a coinvolgere altri artisti anglosassoni ed insieme formano la "Band Aid" e arrivano a pubblicare il singolo "Do they know it's Christmas ?", scritta dallo stesso Geldof e da Midge Ure cantante degli Ultravox, per ottenere fondi da devolvere ai bambini appunto dell'Etiopia. Con lo stesso intento nel 1985 riesce ad organizzare il favoloso concerto "Live Aid" che si tiene al Wembley di Londra e nello stesso tempo allo stadio Kennedy di Philadelphia negli States. Il suo impegno per le cause sociali è al primo posto nei suoi progetti e nel 1986 partecipa anche al concerto "Self Aid" a Dublino organizzato per raccogliere fondi in favore dei disoccupati irlandesi. Questo risulta essere anche il concerto di addio dei "Boomtown Rats" e nello stesso anno comincia la sua carriera solista con l'album "Deep in the heart of nowhere" in cui partecipano anche altri artisti del calibro di Dave Stewart dei Eurythmics ed Eric Clapton. Le vendite di questo album non sono però confortanti tanto che lo inducono ad una pausa di riflessione. Nel 1986 scrive anche una autobiografia. Nel 1990 è al secondo disco "The vegetarians of love" e questo volta non sbaglia il colpo anche in termini di vendite, puntando su un approccio alla musica molto più vicino al folk della sua terra d'origine. Il successivo "The happy club" del 1992 si conferma sugli standard precedenti.


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