Le "Bones"
sono uno strumento a percussione costituito da 2 pezzi di
ossa (come il nome in inglese suggerisce) di forma simile
tra loro; originariamente le ossa erano scelte dal costato
di ovino o di bovino, bollite e poi essiccate. |
E' uno strumento decisamente meno usato del "Bodhràn"
ed il suono che ne scaturisce è abbastanza simile a
quello delle nacchere con un ritmo però molto
particolare. Il suono prodotto lo si ottiene
utilizzandolo nel seguente modo: un osso lo si tiene in
una mano, fisso tra il pollice e l'indice, mentre
l'altro pezzo, mobile, si tiene
tra il dito indice ed il medio della stessa mano, il
tutto posto in posizione verticale che ruotando
leggermente ed ondeggiando con il polso fa sì che le 2
ossa vadano a collidere tra loro producendo di
conseguenza, appunto, il suono. |
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Probabilmente le "Bones" sono uno tra gli strumenti usati
dall'uomo più antichi se non il più antico dopo la voce. In
effetti già 2 milioni e mezzo di anni fa l'uomo faceva uso
di ossa, legno e pietre sia come utensili, ma quasi
certamente anche come strumenti musicali. Similitudini nel
suonare questo tipo di strumenti si trovano in molte regioni
del mondo. In Irlanda però, quasi certamente, si sviluppò in maniera decisa
in coincidenza delle leggi del XIX secolo imposte dal
governo inglese che vietavano l'uso di strumenti
tradizionali, provocando una sostituzione di tali strumenti
verso quelli costruiti con materiali di fortuna e ritornando
in un certo senso alla "preistoria" della musica. |
Oggi le "ossa" sono
normalmente sostituite da pezzi di legno, di plastica o di
metallo o anche da semplici "Cucchiai"
o "Spoons"
che vengono utilizzati in modo simile al fine di ottenere un
suono con dei ritmi incredibili anche se il suono prodotto
sinceramente è un po' troppo fastidioso ed i musicisti di
altri strumenti non amano molto questo suono proprio
per il frastuono che producono ed anche il pubblico
difficilmente sopporta un'intera serata dominata da questo
strumento. |
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