Il
Violino o Fiddle come viene chiamato nei paesi celtici era
già abbondantemente utilizzato durante il XVII secolo per
accompagnare le danze, sebbene il suono doveva essere ancora
parecchio distante da quello melodioso conosciuto oggi. Non
è però chiaro quando questo è entrato a far parte della
musica in Irlanda e ancor meno se questo ha preso il posto
di qualche altro strumento ad arco. In Europa comunque il
termine violino cominciò a comparire all'inizio del XVI
secolo in Francia, anche se probabilmente lo strumento
nacque tra Milano e Venezia. Con il tempo il suono è
migliorato notevolmente andando ad intersecarsi
perfettamente alle musiche con Uilleann pipes e altri
strumenti tradizionali e divenendo uno dei principali
strumenti solisti.
La fabbricazione di un violino da parte di un liutaio è
sicuramente piuttosto difficoltosa, sebbene almeno in
apparenza possa sembrare il contrario visto che esso è
costituito solo da: |
|
Da
quando è nato è sempre stato visto come una semplice scatola
di legno che suona; questo probabilmente lo ha reso
decisamente popolare tra tutti i musicisti di scuola
"povera". Nel corso del '900 si è avuto una ulteriore
impennata nella popolarità di questo strumento a causa della
fabbricazione industriale dello stesso.
Il termine violino sta ad indicare lo strumento utilizzato
per la musica classica, mentre per fiddle si intende quello
utilizzato dai musicisti itineranti; in effetti lo strumento
è esattamente lo stesso, ma cambia la tecnica durante
l'esecuzione ed il repertorio, creando un differenziazione a
livello sociale già dal nome. La mano rimane ferma sul
manico, ma il modo di tenere lo strumento può variare a
seconda dell'abitudine del singolo musicista. Il più delle
volte comunque viene suonato appoggiato sulla spalla o sul
petto, ma alcuni lo suonano sotto il mento, sull'avambraccio
o addirittura appoggiandolo sull'anca. Anche l'impugnatura
dell'archetto è diversa soprattutto rispetto quella tipica
classica: si può impugnare vicino o lontano dall'estremità.
Tutte queste differenziazioni fanno sì che si possono
ottenere gli effetti caratteristici della musica irlandese
detti "crannings", "rolls", "cutting" (molto simili a quelli
usati per le Uilleann Pipes), sebbene dalla musica classica
hanno preso la tecnica detta "droning", cioè suonare in
contemporanea 2 corde, una bassa per il tempo e una alta per
la melodia, mentre manca quasi completamente l'effetto
vibrato, anch'esso tipico della musica classica.
Esistono molti stili diversi di suonare questo strumento e
fino a qualche decina di anni fa erano riconducibili alle
aree di origine del singolo musicista; in effetti ogni
regione irlandese aveva un proprio stile ed i più
caratteristici erano quelli del Donegal, di Sligo, di Clare.
Essi si differenziavano tra loro proprio per come veniva
usato l'archetto (bowing) e dai diversi abbellimenti nel
corso di una esecuzione. Queste differenze regionali, con
l'arrivo delle prime incisioni su disco provenienti dagli
Stati Uniti nel corso degli anni '20 di Michael Coleman,
Paddy Killoran e James Morrison, sono lentamente scomparse;
in realtà lo stile della Contea di Sligo viene considerato
tuttora quello più vicino alla tecnica odierna, mentre
quello del Donegal rimane lo stile che ha mantenuto nel
corso degli decenni una certa autonomia, resistendo alle
varie tendenze uniformatrici, nonostante l'influenza di
tecniche scozzesi già presente in origine.
Oggi il Fiddle è uno strumento molto popolare sia tra i
giovani che tra gli anziani sia nei pubs che durante i
concerti veri e propri; la conseguenza è che in Irlanda
l'elenco dei musicisti è lunghissimo e le punte dell'iceberg
sono rappresentate da Frankie Gavin, Kevin Burke, Màire Nì
Breathnach. Altri "fiddlers" con impostazione classica sono
Eleanor McEvoy, autrice di uno splendido successo
commerciale con il disco "A woman's heart", Nollaig Casey e
Seàn Keane; mentre vicino al jazz si aggirano fiddlers come
Paddy Maguire ed il giovane Martin Hayes.
Tutte le varianti sopra descritte unite al virtuosismo del
violinista e ovviamente alle doti tecniche,
all'improvvisazione e al gusto personale, fanno sì che la
musica irlandese suonata con questo strumento sia a dir poco
deliziosa. |