Irlandese da tiro o irish draught

 

L'"Irish draught", o italianizzato in "Irlandese da tiro", è un cavallo molto antico che ha avuto una evoluzione durata secoli e che ha avuto inizio in Irlanda dopo l'invasione dei Normanni nel 1172. Già nel I secolo a.c., però, nella leggenda di "Cuchulain" veniva descritto un cavallo le cui caratteristiche erano molto simili a quelle del nostro "Irlandese da tiro". Nel corso del XVI secolo le giumente dei "Great Horse" giunte con i Normanni dalla Francia e dalle Fiandre furono fatte accoppiare con stalloni Andalusi, grazie all'enorme sviluppo commerciale tra l'Irlanda meridionale e la Spagna ed altri di origine orientale. Questi incroci produssero un cavallo da tiro usato nelle fattorie o come cavallo da sella. Veniva anche utilizzato nelle battaglie più cruente, ed in effetti i Normanni invasero l'Irlanda cavalcando questi esemplari già nel XII secolo. Nel periodo medievale questa razza veniva esportata in tutta Europa per usi militari. Nella mitica battaglia di Waterloo i 2 contendenti montavano entrambi 2 "Irlandesi da tiro": il Duca di Wellington montava Copenhagen acquistato da un allevamento di Cahirmee nella Contea di Cork, mentre Napoleone montava Marengo acquistato a Kilmuckridge nella Contea di Wexford. Durante la I Guerra Mondiale era ancora sulla linea del fronte. Anche nel campo della scrittura questo cavallo è stato più volte decantato, come ad esempio nel 1520 da John Mayor o nel 1850 Thomas Blundeville; è anche entrato a far parte delle più antiche leggende irlandesi. Durante questi secoli di evoluzione, le fattrici di "Irlandese da tiro" sono state accoppiate con il "Purosangue inglese" generando l'"Hunter irlandese" e abbinando in questo modo le splendide qualità di entrambe le razze e raccogliendo ottimi risultati a livello sportivo.
Diverse volte questa razza è stata sull'orlo dell'estinzione, soprattutto durante verso la metà dell'800, ovvero durante la "Grande carestia" quando subì un forte decremento numerico: molti allevatori smisero di registrarli e quando l'"Irish Horse Board" tentò di riprendere in mano la situazione scoprì che molti di essi ogni settimana venivano macellati. Per salvare la razza furono introdotti dei "Shire" e "Clydesdale" al fine di migliorarne la razza. I risultati non furono così brillanti tanto che ci vollero diversi anni per togliere dall'"Irlandese da tiro" i caratteri grossolani introdotti con il sangue di queste ultime razze. Nel corso di un secolo di lavoro da parte degli allevatori si è ottenuto un cavallo dalle caratteristiche decisamente versatili: in effetti gli agricoltori irlandesi, piuttosto esigenti, pretendevano che un unico cavallo potesse lavorare la terra, tirare il carretto per arrivare alla Chiesa con un buon trotto andare alla caccia della volpe possibilmente tutti i giorni e che potesse saltare qualsiasi ostacolo su terreni accidentati. L'"Irlandese da tiro" è oggi quello che sono riusciti ad ottenere, andando ben oltre a quello che il nome di questa razza suggerisce.
Essendo un cavallo da tiro (almeno nominalmente) è chiaro che una delle caratteristiche principali sia proprio nell'eccezionale muscolatura delle gambe piuttosto corte, nelle grosse giunture e buone ossa nonché forti; questo permette, nonostante la mole, anche un'ottima qualità di salto, oltre che movimenti liberi, sciolti e mai pesanti. Il corpo è largo e la schiena piuttosto lunga e forte, l'altezza al garrese può variare tra i 152 ed i 173 cm per un peso di 600-700 Kg. Testa lunga, portata alta e orgogliosa, generosa e piacevole, viene permesso anche un naso con un leggero profilo romano, orecchie ben disegnate e occhi vispi. Collo lungo ed arquato, garresi inclinati all'indietro. La coda portata alta nel movimento.
Il mantello più comune è sicuramente il sauro ed il grigio, ma possono esserci le varianti in baio e bruno; sono comunque accettati tutti i colori forti. Le gambe bianche sopra le ginocchia non sono accettate.
E' un cavallo dal carattere docile, tranquillo, ma dinamico, intelligente, gentile forte ed anche economico per il mantenimento. Si adatta ai lavori agricoli, al trasporto di merci con carichi medio pesanti, ma si adatta molto bene alla sella ed alla caccia. Tradizionalmente si tratta del cavallo della fattoria irlandese per eccellenza.
Nel 1917 fu indetto il registro mantenuto dal "dipartimento di Agricoltura" irlandese a cui si presentarono 1450 animali per le opportune ispezioni, ma solo 375 femmine e 44 stalloni furono iscritti.

L'"Irish Draught Horse Society" si costituisce nel 1976 con l'obiettivo di preservare e promuovere la razza nel mondo, soprattutto dopo un ulteriore declino numerico a seguito delle 2 guerre mondiali. Essa conta solo 2000 cavalli di razza pura nel mondo, ma ben 22 gruppi nella sola Irlanda e affiliazioni in Gran Bretagna, Germania, Nuova Zelanda, U.S.A., Canada e Australia.

Tutti gli anni dal 1985 ad oggi si tiene un convegno dove vengono presentati i nuovi "Irlandesi da tiro" iscritti al registro (in media 200 ogni anno). Il "National Irish Draught Breed Show" si tiene generalmente il primo sabato di Agosto ad Ennis nella Contea di Clare.
Oggi è un cavallo di interesse a livello nazionale, ovviamente irlandese, ma che ha cominciato ad essere allevato anche in altri paesi.


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