Attorno al 3000 a.c., in
piena età del bronzo, l'Irlanda era dominata dai Celti. Di
questo popolo non si conosce molto soprattutto del primo
periodo. Quel che sembra certo è che la società era di tipo
monarchico, ma il Re veniva eletto da elezioni; l'isola era
divisa in tribù autonome. La giurisdizione era regolata da un
codice (Legge Brehon) che veniva tramandato oralmente di
generazione in generazione all'interno della famiglia di
giuristi. La terra era posseduta in comune alla famiglia e non
poteva essere venduta da un singolo membro della famiglia
stessa. La dieta di un celtico era piuttosto varia, ricca,
equilibrata e molto probabilmente basata su carne e latte. La
religione era gestita dai Druidi che mantennero il loro
prestigio anche ben oltre la cristianizzazione avvenuta nel IV
secolo d.c. evolvendosi in poeti e giudici. Il popolo celtico
adorava il sole e possedeva una notevole abilità costruttiva
come dimostrato da alcune tombe; la più famosa è senza dubbio
quella di Newgrange a circa 40 Km da Dublino nella Contea di
Meath sulle sponde del fiume Boyne addirittura di età
pre-celtica (circa 3200 a.c.).
Nel
Connemara sono presenti alcune testimonianze dell'attività
dell'uomo durante l'età del bronzo come ad esempio una buona
quantità di monumenti rituali e
tombali, tra cui molti "Standing Stone" e "Stone Alignments".
Le tombe potevano avere anche il compito di segnalare i confini,
mentre l'allineamento delle pietre avevano molto probabilmente
la funzione sia di "calendari" che di luoghi sacri in cui si
svolgevano culti legati al Solstizio d'inverno.
L'Irlanda oggi si è molto
modernizzata e almeno in apparenza non ha niente con cui
spartire con i suoi antichi avi, ma se si analizzano alcune
particolarità si potranno ancora trovare alcuni riferimenti alla
cultura celtica.
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