L'Irish Wolfhound é veramente un cane dal "fisico
bestiale"; basta indicare alcuni numeri per
rendersene conto: altezza minima al garrese per
il maschio 79 cm, per la femmina 71 cm, il peso
é di 54 kg (maschio) e 40,5 (femmina); da notare
che sono state riportate le misure minime (sotto
le quali sono causa di squalifica da
un'eventuale competizione), mentre normalmente
per le altre razze vengono date le altezze
massime o al limite medie; |
comunque la tendenza media si aggira tra gli 81 e
gli 86 cm. La testa é lunga e non molto larga,
leggermente appuntita sul muso, il collo lungo e
muscoloso, petto ampio, torace profondo, coscie
muscolose, piedi grandi e rotondi, coda lunga e
leggermente ricurva e ben coperta di peli, occhi
scuri, orecchie piccole, pelo duro e ruvido, mentre
i colori riconosciuti sono il grigio, nero, tigrato,
rosso, color daino ed il bianco puro.
Dall'origine millenaria di questo "levriero dei
Celti" sono nate numerose leggende che lo volevano a
fianco ai Re ed alle Regine d'Irlanda oltre che
essere presente in antichi testi e saghe, ma quello
che é certo é che a causa della sua mole, forza e
coraggio era utilizzato per cacciare cinghiali e
cervi ma soprattutto il lupo (da cui il nome) fino a
quando quest'ultimo non si estine nel 1786.
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Da allora questo levriero entró in declino fino a
rischiare lui stesso l'estinzione (e forse la
raggiunse), quasi sicuramente perché richiedeva
un'alimentazione abbondante e ricca di proteine
nobili e visto che non era piú indispensabile come
animale, non c'erano piú molte persone disposte a
mantenerlo; furono di conseguenza abbandonati gli
allevamenti o si producevano cani meno impegnativi.
Verso la fine del 1800 fu salvato grazie a qualche
ricco allevatore, che rinvigorí la razza con l'aiuto
del Deerhound Scozzese e dei pochi esemplari ancora
esistenti nelle campagne.
Il piú noto di questi fu il Capitano Graham
(1833-1909), gallese, studioso della storia e del
mito del "gigante d'Irlanda" considerato il vero e
proprio salvatore della razza;egli riuscí a far
entrare nel 1884 ufficialmente il primo Irish
Wolfhound nel libro genealogico del Kennel Club
Inglese, nella sezione razze straniere, accompagnato
peró da non poche polemiche a causa della presunta
purezza, non del tutto infondate; infatti in quel
periodo furono utilizzati per aumentare la taglia e
la robustezza anche Alani, Borzoi e anche un cane
chiamato Grande Cane del Tibet che probabilmente é
la causa di tanto in tanto della nascita di un
Wolfhound con pelo soffice e denso (ovviamente
indesiderato).
Il Capitano Graham pubblicó lo standard a cui
bisognava fare riferimento come modello ideale per
questa razza, ancora oggi valido: Grande levriero
piú robusto e massiccio del Deerhound, ma meno
pesante di un Alano, struttura imponente ma
elegante; |
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possedere tutte le caratteristiche della
razza levriera, cioé profilo fluente nelle linee
dorsali e ventrali, testa lunga, ma mai pesante,
orecchie portate a rosa, mentre nei movimenti deve
essere sciolto e svelto, galoppare usando la
schiena, trottare a lunghe falcate radenti, senza
comunque raggiungere la smisurata estensione tipica
di un trottatore, con sicurezza ed elasticitá data
da una costituzione armonica e muscoli lunghi e
tonici.
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Viene anche chiamato "gigante buono" a causa delle
sue dimensioni colossali, ma anche per il suo
carattere socievole (non tipico dei levrieri),
paziente e tollerante, tanto che puó tranquillamente
essere affiancato ai bambini, di cui ne avrá cura.
Non ci sono problemi nella convivenza con altri
cani: stringe amicizie con tutto il vicinato,
soprattutto se cani di piccola taglia. Ha bisogno di
ampi spazi e di belle passeggiate anche se non ha
grossi problemi a vivere in cittá, l'importante che
gli vengano concessi gli spazi necessari. La
classica spazzolata settimanale per tenere il pelo
in buone condizioni. Un'alimentazione, come giá
detto, abbondante ma non eccessiva, soprattutto
nella fase della crescita quando dovrá essere
mantenuto snello e tonico. |
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